Un laboratorio non basta.

L’innovazione tecnologica spesso nasce in un piccolo laboratorio, dove si muovono i primi passi nella creazione di nuove soluzioni da proporre al mercato. Ma la strada è lunga, e a un certo punto bisogna uscire dalla propria “comfort zone”, e provare le invenzioni sul campo.
Per questo abbiamo contattato l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove è stato possibile effettuare, presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia, un’analisi indipendente delle funzionalità delle soluzioni tecnologiche incorporate in Dico®1000, facendolo provare a un gruppo di volontari sani.

DICo® 1000, un dispositivo per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa

Dico®1000 è un dispositivo che unisce un’interfaccia software e dei sensori di movimento per consentire la visualizzazione di messaggi su uno schermo multimediale, destinato alle persone che non possono parlare e hanno difficoltà motorie che impediscono l’uso di altri mezzi per comunicare. Si tratta di una soluzione estremamente utile in contesti ospedalieri, nelle terapie intensive, nei centri di riabilitazione e anche per l’assistenza domiciliare.

L’Importanza del lavoro di squadra nei progetti di successo

Affidare questo progetto a un’istituzione di così alto livello ci aiuta nella nostra ricerca dell’eccellenza, e garantisce un’approfondita valutazione scientifica e una validazione imparziale della piattaforma tecnologica. La collaborazione con specialisti clinici ci permette di sviluppare tecnologie all’avanguardia, sicure e affidabili, offrendo ai nostri utenti prodotti di qualità superiore.

Il dispositivo DICo®1000 è stato provato da un team esperto del contesto di utilizzo specifico, che richiede una particolare attenzione soprattutto per quanto riguarda la facilità di utilizzo e la adattabilità al singolo utilizzatore.

Qual è stata la finalità principale e quali gli obiettivi?

Volevamo accertare lo stato di avanzamento dello sviluppo tecnologico in termini di utilizzabilità ed efficacia. Più in particolare ci interessava verificare i casi d’uso rilevanti, effettuare una valutazione operativa del dispositivo e identificare le aree di miglioramento in termini di usabilità, performance e di possibile evoluzione.

I risultati

Il progetto ha confermato la semplicità, l’adattabilità e la velocità di uso del dispositivo ed ha portato a mappare con precisione i punti di forza del dispositivo e i miglioramenti necessari nelle modalità di interfaccia e di esperienza utente, ed è stato possibile indirizzare le necessarie modifiche alla calibrazione del sistema in relazione alle diverse opzioni di posizionamento e di utilizzo dei sensori. La seconda parte del progetto, avviata da qualche mese, sarà dedicata a verificare l’usabilità della versione aggiornata direttamente con pazienti reclutati secondo un protocollo definito.

La collaborazione tra accademia e imprese produttive è un argomento di grande rilevanza, dove si evidenziano le potenzialità di mettere in sinergia le capacità di ricerca tipiche dell’università, con la vocazione dell’impresa a realizzare strumenti che risolvono problemi concreti nel contesto della vita reale per molte persone.