L’efficienza in ospedale: la chiave della comunicazione

In un reparto ospedaliero l’efficienza dipende da molti fattori, uno di questi è la possibilità di comunicare con il paziente. Da un lato il linguaggio medico deve utilizzare una semantica specialistica, indispensabile per la corretta esecuzione delle pratiche mediche. Dall’altro il paziente deve poter interagire con il personale sanitario in base alle proprie possibilità.
Ma ci sono situazioni in cui un paziente non può parlare, ad esempio perché è intubato, o a causa di un ictus, un trauma o una malattia degenerativa. Ecco dove la comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) gioca un ruolo fondamentale, rappresentando il punto di incontro tra medicina tradizionale e medicina olistica.

Comunicazione Aumentativa e Alternativa: la soluzione

La comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) include tutte quelle modalità di comunicazione che vanno oltre il linguaggio verbale tradizionale. Questo può includere l’uso di dispositivi elettronici, simboli, gesti, immagini e altre tecnologie assistive che aiutano le persone a comunicare quando il linguaggio parlato è compromesso.

Gli operatori sanitari devono fare affidamento solo sulle informazioni prettamente cliniche che non dicono tutto dello stato complessivo del paziente come persona.
Naturalmente nel caso di un paziente sedato o incosciente il problema non si pone, ma appena il paziente è nelle condizioni di interagire ecco emergere l’aspetto relazionale, che ormai è noto quanto possa influenzare gli stessi outcomes clinici e il livello di stress imposto sul personale medico e infermieristico.

Perché la CAA è importante in ospedale?

Innanzitutto, la diagnosi è più precisa, vediamo perchè:

  • Descrizione dei sintomi: la CAA permette ai pazienti di descrivere accuratamente i loro sintomi, facilitando una diagnosi precisa.
  • Feedback: i pazienti possono comunicare miglioramenti o peggioramenti nel loro stato di salute, permettendo un aggiustamento tempestivo delle terapie a vantaggio di una riduzione dell’ansia e dello stress.
  • Espressione dei bisogni: i pazienti possono esprimere bisogni e preoccupazioni, riducendo il senso di frustrazione e isolamento.
  • Ambiente rassicurante: una comunicazione chiara e empatica contribuisce a creare un ambiente ospedaliero più rassicurante e meno stressante.
  • Coinvolgimento dei familiari: i familiari possono essere meglio informati e coinvolti nel processo di cura, migliorando il supporto emotivo e pratico per il paziente, possono agire come mediatori, aiutando a tradurre e interpretare i bisogni del paziente, specialmente in situazioni complesse.
  • Cura personalizzata e olistica, un approccio evoluto e integrato
  • La CAA facilita un approccio alla cura che integra aspetti fisici, emotivi e psicologici, migliorando la qualità complessiva dell’assistenza, le terapie possono essere adattate in modo più preciso alle necessità individuali del paziente, migliorando gli esiti clinici.

Dove si incontrano Medicina Tradizionale e Medicina Olistica?

La medicina tradizionale e quella olistica trovano un terreno comune nella centralità del paziente e nella personalizzazione delle cure. La CAA è un esempio perfetto di come queste due dimensioni possano integrarsi:
Medicina Tradizionale:
Diagnosi e terapie mediche: utilizza strumenti diagnostici avanzati e trattamenti basati su evidenze scientifiche.
Procedura standardizzata: segue protocolli rigorosi per garantire la sicurezza e l’efficacia delle cure.
Medicina Olistica:
Benessere globale: si concentra sul benessere totale del paziente, considerando aspetti fisici, emotivi e psicologici.
Empatia e relazione: valorizza la relazione empatica tra paziente e operatore sanitario, promuovendo la guarigione attraverso il supporto emotivo.

La CAA incarna questa integrazione, offrendo strumenti che permettono ai pazienti di comunicare i loro bisogni e sentimenti in modo completo e preciso, migliorando così la qualità delle cure.
Il patient journey riguarda tutti coloro coinvolti, non solo il paziente, e qualsiasi ostacolo al lavoro del personale sanitario – la mancanza di comunicazione fra tutti – rischia di tradursi in minore qualità e in maggiori costi per l’intero sistema

In conclusione

La comunicazione aumentativa e alternativa è essenziale per un reparto ospedaliero efficiente e per un approccio olistico alla cura del paziente. Essa facilita una diagnosi più accurata, riduce l’ansia, coinvolge i familiari e promuove cure personalizzate. Attraverso la CAA, medicina tradizionale e medicina olistica si uniscono per offrire un’assistenza più completa, empatica e centrata sul paziente, creando un sistema di cura che non solo tratta la malattia, ma sostiene il benessere globale dell’individuo.

Per questo in Dico Technologies abbiamo sviluppato DICo® 1000, la soluzione di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) specifica per i pazienti che non possono parlare. Questo dispositivo tecnologico non solo ottimizza l’interazione tra pazienti e operatori sanitari, ma contribuisce anche all’efficienza delle cure. Il risultato è un ambiente ospedaliero più inclusivo e che aiuta medici e infermieri a lavorare meglio.

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