Gli operatori sanitari hanno tutti gli strumenti idonei a comunicare con il paziente?

Negli ultimi anni la prevalenza di pazienti che si trovano in condizioni critiche è aumentata, e i pazienti con diverse comorbidità si ammalano più spesso in modo grave, cosa che genera tassi di mortalità più elevati.1
Negli Stati Uniti, ad esempio, ogni anno circa 5,7 milioni di pazienti vengono ricoverati in un’unità di terapia intensiva, soprattutto a causa di problemi respiratori.2

Una Comunicazione efficace allevia la paura

In queste situazioni è ormai dimostrato che una comunicazione efficace è essenzale per alleviare la paura e le preoccupazioni dei pazienti e migliorare gli esiti delle cure, infatti molti pazienti e familiari sperimentano complicanze conseguenti a una degenza in terapia intensiva, come ansia, depressione, fino ad un disordine da stress post traumatico, anche a causa di bisogni di comunicazione non espressi.3

Offrire un’assistenza olistica ai pazienti critici

Diventa quindi importante che gli operatori sanitari dispongano di strumenti e competenze dedicate alla comunicazione, per offrire un’assistenza olistica ai pazienti critici.4
È necessario che ci sia un flusso continuo bidirezionale di informazioni, di percezioni, che rendono il rapporto tra medico/infermiere e paziente un rapporto più empatico, dove il paziente stesso può contribuire al raggiungimento di outcomes migliori.

L’efficacia delle soluzioni di Comunicazione Aumentativa e Alternativa

In Dico Technologies crediamo che l’innovazione serva agli operatori sanitari a rispondere meglio alle esigenze fondamentali del paziente, e tra queste spicca la necessità di comunicazione, in special modo quando questi sia impossibilitato a parlare (“voiceless”).
Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia delle soluzioni di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) nel migliorare i risultati della comunicazione per le persone con gravi disturbi del linguaggio, come, ad esempio, per i pazienti con lesioni cerebrali traumatiche5 o con paralisi cerebrale.6

La nostra soluzione DICo® 1000

si basa su una tecnologia “dirompente” capace di innescare un cambiamento rivoluzionario rispetto alle prassi esistenti.
DICo® 1000, già adottato da importanti ospedali in Italia, è una soluzione di Comunicazione Aumentativa e Alternativa particolarmente efficace, basata sulle più avanzate tecnologie hardware e software nella sensoristica di movimento, progettata e realizzata specificamente per aiutare a comunicare i pazienti che non possono parlare.
DICo® 1000 si distingue grazie alla sua interfaccia intuitiva e personalizzabile e si rivela un alleato prezioso, consentendo ai pazienti di comunicare anche quando la loro voce è silente. Questo dispositivo apre una finestra verso il mondo esterno, riducendo l’isolamento e favorendo il benessere psicologico e il patient journey.

Ampliare le proprie modalità di comunicazione

DICo® 1000 non si limita ai confini dei reparti di terapia intensiva. La sua versatilità trova applicazione in una varietà di contesti. Questo strumento si dimostra utile non solo per coloro che affrontano problemi di voce durante il ricovero ospedaliero, ma anche per chiunque abbia la necessità di ampliare le proprie modalità di comunicazione con gli operatori sanitari e caregiver lungo l’intero percorso di assistenza.

Ogni giorno in Dico Technologies lavoriamo con passione per estendere i benefici della nostra soluzione di Comunicazione Aumentativa e Alternativa a una platea sempre crescente di pazienti e di operatori sanitari, con, ad esempio, un progetto a supporto della valutazione precoce del delirio in ICU, per ridurre l’impatto clinico ed economico generato da questo grave evento avverso.

Un altro importante sviluppo

è rivolto all’uso domiciliare e personale, con un’impronta software dedicata all’uso continuo con un sistema di predizione del testo tramite modelli linguistici addestrati con NLP (Natural Language Processing), che apre le porte a sviluppi nell’ambito dell’AI e del machine learning al servizio delle persone.
In conclusione, citando quanto indicato da AGENAS, “L’umanizzazione – intesa come impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica – è un elemento essenziale per garantire la qualità dell’assistenza”.7

Dico Technologies vuole crescere rapidamente, per questo ha aperto un’importante campagna di fundraising.
Se volete partecipare a questa iniziativa imprenditoriale di grande impatto sociale in un mercato particolarmente interessante, contattateci, saremo felici di potervi descrivere nei dettagli la nostra proposta.
Chi fosse interessato ci può contattare all’indirizzo: ceo@dicotechnologies.com

1Esper A. M., Martin G. S. (2011). The impact of comorbid conditions on critical illness. Critical Care Medicine, 39(12)
2Ervin J. N., Kahn J. M., Cohen T. R., Weingart L. R. (2018). Teamwork in the intensive care unit. American Psychologist, 73(4), 468.
3Alasad J., Ahmad M. (2005). Communication with critically ill patients. Journal of Advanced Nursing, 50(4), 356–362.
4Shin J. W., Tate J. A., Happ M. B. (2020). The facilitated sensemaking model as a framework for family-patient communication during mechanical ventilation in the intensive care unit. Critical Care Nursing Clinics, 32(2), 335–348.
5Traumatic Brain Injury and AAC: Supporting Communication Through Recovery Molly Doyle, MS, CCC-SLP and Sue Fager, PhD, CCC-SLP
6Cooley Hidecker, M.J. (2019). Augmentative and Alternative Communication for Cerebral Palsy. In: Miller, F., Bachrach, S., Lennon, N., O’Neil, M. (eds) Cerebral Palsy. Springer, Cham.
7https://www.agenas.gov.it/aree-tematiche/qualita-e-sicurezza/empowerment-del-cittadino