Il “Diario” nasce come progetto, nell’ambito della medicina narrativa, applicato in diverse realtà ospedaliere.
È uno strumento utile per il paziente, i familiari e per il personale sanitario.
Diario Paziente, scopo e benefici
Lo scopo del Diario è quello di raccogliere impressioni o storie di vita quotidiana che possano aiutare il paziente a ricostruire il periodo di degenza in terapia intensiva oppure, nel caso sia cosciente, ad esprimere le proprie emozioni nel modo preferito (scrittura, disegno, fotografie, …).
L’intervallo del ricovero rappresenta uno strappo temporale che richiede uno sforzo di elaborazione molto impegnativo per il paziente ed i suoi familiari. La possibilità di restituire al paziente una raccolta di sensazioni, emozioni e fatti avvenuti durante l’intera degenza, consente che il processo di riparazione del danno psicologico sia più rapido ed efficace.
Il diario, inoltre, restituisce ai familiari la possibilità di avere un ruolo proattivo in un momento di profonda frustrazione ed incomunicabilità, consentendo loro di esprimere i propri sentimenti o di tracciare, per il proprio congiunto, la storia comune del periodo relativo al ricovero.
Inoltre esso consente al personale sanitario tutto di partecipare anche umanamente, al processo di cura.
Gli studi clinici a supporto del Diario Paziente
Esistono al riguardo anche studi clinici, come ad esempio questo, i quali dimostrano benefici clinici derivanti dall’utilizzo di questo strumento.
Nel caso specifico riportato, partendo dalla considerazione che i pazienti dimessi dall’unità di terapia intensiva (ICU) soffrono di sintomi a lungo termine che influiscono sul loro benessere fisico, psicologico e cognitivo, lo studio è andato misurare gli effetti dei diari di terapia intensiva sul disturbo da stress post-traumatico (PTSD), depressione e ansia.
Il risultato è una diminuzione della scala PTSD dal 25 al 18%, nonché un significativo miglioramento nella scala che misura depressione e ansietà.
È lecito pertanto aspettarsi una crescente tendenza che affianchi, agli strumenti clinici tradizionali, anche percorsi complementari i cui benefici sono altrettanto scientificamente dimostrabili.
Ad esempio la scorsa settimana avevamo parlato dell’impiego di dispositivi elettronici per finalità equivalenti.
Anche la piattaforma digitale DICo® 1000 si propone come strumento utile in questo contesto dove anche la sua integrazione con i diversi attori dell’ecosistema, può rafforzarne la proposizione di valore ed i benefici nella qualità di cura del paziente.
DICo® 1000, il nuovo Diario Paziente
DICo® 1000 è il primo Comunicatore italiano High-Tech di CAA espressamente progettato per l’utilizzo in Terapia Intensiva.
Vieni a conoscerlo al 76° Congresso Nazionale Congresso SIAARTI (Milano, 28-30 ottobre) allo Stand A1 di Seda S.p.A.
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