Proseguiamo la nostra disamina della CAA e delle sue implicazioni attraverso la storia che questa ha avuto in Italia.
La CAA in Italia, diffusione ed evoluzione
Nel nostro paese la diffusione della CAA ha subìto un forte ritardo, come testimonia la costituzione della sezione italiana di ISAAC avvenuta solo nel 2002. Tuttavia, anche in Italia come nel resto del mondo, gli interventi di CAA affondano le proprie radici in esperienze precedenti di ricerca tecnologica e clinica:
- Le prime esperienze di utilizzo dei simboli grafici BLISS (simboli basati sul significato simbolico e non sulla fonetica, ne abbiamo parlato nell’articolo precedente, avvengono negli anni ’70 a Milano e Catania sul modello di quanto già si stava facendo in Inghilterra. Inizia così la diffusione del BLISS in Italia.
- A Genova, presso il Centro Educazione Motoria (CEM) della USL 16 Genovese, viene creato alla fine degli anni ‘70 un gruppo di lavoro che partendo dall’approfondimento dei problemi di accesso alla scrittura in bambini e ragazzi con severe disabilità motorie porterà nel 1987 alla creazione di un “Laboratorio di Comunicazione Aumentativa ed Alternativa” per la regione Liguria. Nel contempo si sviluppa una collaborazione con l’Istituto di Elettrotecnica della Facoltà di Ingegneria di Genova, per creare e sperimentare prototipi di sistemi di scrittura per persone con gravi disabilità A partire dal 2005 fino ai nostri giorni, ISAAC Italy – per favorire la diffusione della CAA in Italia e lo scambio delle esperienze e delle conoscenze – organizza ogni due anni una Conferenza Nazionale che coinvolge le persone e gli operatori interessati e coinvolti in progetti di CAA. Dolo l’edizione virtuale del 2021, il prossimo appuntamento è previsto nel 2023.motorie.
- Nel 1982 presso le U.S.L. di Modena e Carpi, si registrano le prime esperienze di utilizzo di computer per la comunicazione scritta direttamente negli ambienti di vita (casa e scuola) di bambini colpiti da grave disabilità motoria. L’elaboratore impiegato è prodotto in Italia da un’azienda che realizza, in collaborazione con gli operatori della USL, anche le prime interfacce speciali di accesso e alcuni software a scansione.
- Negli anni ’80/90 vengono organizzati e si tengono i primi convegni rivolti alle tecnologie per la didattica, anche mediante il contributo delle prime esperienze emerse in ambito sanitario per il grave disabile motorio.
- Nel 1989, si costituisce il Gruppo Italiano per lo Studio della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (GISCAA) che unifica e mette a confronto le esperienze condotte a Milano, Genova e Modena e organizza i primi corsi di formazione sulla CAA. GISCAA avvia anche una collaborazione con l’Istituto Neurologico Besta volto a redigere un protocollo per la definizione delle indicazioni e dei limiti all’uso del personal computer nel grave disabile motorio. Nello stesso anno, a Bologna, viene costituita una Ausilioteca che diverrà in seguito punto di riferimento nazionale nel campo degli ausili tecnologici.
La massima espansione della CAA in Italia
- Gli anni ‘90 rappresentano in Italia il periodo di massima espansione della CAA e delle esperienze legate all’uso delle tecnologie elettroniche per la comunicazione. Esponenti delle nascenti aziende nel campo degli ausili per la comunicazione stabiliscono rapporti di collaborazione con gli operatori della CAA e partecipano attivamente alla sua diffusione.
- Nel 2002 viene fondato il Chapter ISAAC Italy, sezione italiana di ISAAC. La nascita del Chapter italiano corona un lungo processo di conoscenza ed aggregazione, iniziato durante gli anni ’80, delle persone coinvolte a vario titolo nell’intervento di CAA e da molti anni iscritte a livello personale direttamente all’ ISAAC Internazionale. Nell’ottobre 2003, ISAAC Italy diviene un’Associazione ONLUS, legalmente riconosciuta in Italia.
L’obbiettivo di ISAAC Italy
A partire dal 2005 fino ai nostri giorni, ISAAC Italy – per favorire la diffusione della CAA in Italia e lo scambio delle esperienze e delle conoscenze – organizza ogni due anni una Conferenza Nazionale che coinvolge le persone e gli operatori interessati e coinvolti in progetti di CAA. Dolo l’edizione virtuale del 2021, il prossimo appuntamento è previsto nel 2023.